L’INTERVISTA-MONTALBETTI 

«La raccolta differenziata di carta e cartone è un vero “ecologismo di popolo”»

Il direttore generale di Comieco, Carlo Montalbetti, sottolinea che il comparto è ormai un caso paradigmatico e positivo di rigenerazione produttiva. Ed evidenzia l’importanza della collaborazione fra il Consorzio che guida e la Campagna Spreco Zero.

di Gianni Gnudi

Se c’è una raccolta differenziata che funziona è quella di carta, cartone e imballaggi cellulosici. 

Lo si riscontra sondando il cittadino medio. Lo rimarca Carlo Montalbetti, da molti anni direttore generale di Comieco, il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica. Che inquadra i numeri di una raccolta in costante crescita. E sottolinea il cambio di mentalità che si è verificato negli anni Duemila. Ecco il Montalbetti-pensiero.

Italia virtuosa 

Direttore, Comieco proprio nel 2025 compie quarant’anni. Com’è cresciuto il Consorzio e qual è l’attuale consistenza? 

Comieco nasce nel 1985 come Comitato per l’Imballo Ecologico, grazie all’iniziativa di 12 imprenditori del settore cartario. L’obiettivo era sviluppare un sistema di raccolta differenziata per carta e cartone, assicurando un flusso costante di materiali riciclabili all’industria. 

Quell’intuizione di 40 anni fa ha portato Comieco ad essere quello che è oggi: un consorzio che rappresenta oltre 3.000 aziende della filiera degli imballaggi cellulosici. Operando all’interno del sistema Conai, Comieco stipula accordi con i Comuni per gestire e valorizzare il riciclo delle raccolte differenziate di carta e cartone. Un modello che ha contribuito a far diventare l’Italia uno dei Paesi leader in Europa, con un tasso di riciclo per gli imballaggi cellulosici che oggi è al 92,5% il nostro Paese è già oltre l’obiettivo dell’85% fissato dall’Unione europea al 2030.

Il riciclo di carta, cartone e degli imballaggi a base di cellulosa è probabilmente quello più seguito dagli italiani. Quali sono i numeri attuali? Facciamo la fotografia del riciclo a livello nazionale? 

La raccolta differenziata di carta e cartone è ormai una pratica abituale per la maggior parte dei cittadini, tanto che potremmo definirla come un vero e proprio “ecologismo di popolo”. Anche nelle aree in cui fino a qualche anno fa si raccoglieva poco – penso al Sud – c’è stato un cambio di passo che sta portando risultati importanti. Nel 2024 sono state raccolte oltre 3,8 milioni di tonnellate di carta e cartone, segnando una crescita del 3% rispetto all’anno precedente. Il Sud è stato protagonista di questo slancio registrando un incremento del 2,5% e riducendo la distanza con le regioni del Centro e del Nord. Ogni cittadino ha mediamente differenziato e contribuito all’avvio a riciclo di 65,4 kg di carta e cartone, una quantità quasi 7 volte superiore rispetto a 30 anni fa quando si raccoglievano 10 kg/ab.

A un passo dai 4 milioni di tonnellate 

L’anno scorso disse: “il riciclo della carta è l’ultima rivoluzione culturale”.  Siamo in piena rivoluzione o la spinta propulsiva si sta attenuando? 

La rivoluzione culturale sta proseguendo e i numeri parlano chiaro. L’Italia è a un passo dal raggiungimento del traguardo dei 4 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte annualmente. Il comparto del riciclo di carta e cartone e quello degli imballaggi cellulosici, è un caso paradigmatico di rigenerazione produttiva all’insegna del cosiddetto Made in Italy. Attraverso questa evoluzione è possibile leggere la recente storia del nostro Paese, sia sul versante dei modelli di consumo, sia su quello degli stili di vita, come l’affermarsi di una nuova consapevolezza ambientale che si realizza attraverso la raccolta differenziata.

Qual è lo stato dell’arte della collaborazione fra Comieco e Campagna Spreco Zero? Come sta andando il Rimpiattino, la via italiana al doggy bag? E la proposta del contenitore per riportare a casa il vino non consumato a ristorante? 

La collaborazione tra Comieco e la Campagna Spreco Zero è oggi più rilevante che mai, soprattutto perché in Italia lo spreco alimentare nel 2024 è cresciuto del 9,11%, superando i 32 kg pro capite annui. Per centrare gli obiettivi dell’Agenda 2030 occorre che si riduca a 13kg a persona entro il 2029. Il Rimpiattino, che promuoviamo insieme a Fipe per contrastare gli sprechi è uno strumento sempre più apprezzato. Il 36% dei consumatori – secondo l’Osservatorio Waste Watcher International – chiede, infatti, di portare a casa il cibo avanzato e uno su due sarebbe disposto a farlo anche con il vino, preferendo shopper o contenitori in carta. La dimostrazione che carta e cartone grazie alla loro riciclabilità e compostabilità restano materiali simbolo della lotta allo spreco.

Crediti per il riciclo e no al greenwashing 

Tutti considerano il riciclo strategico e parte fondamentale dell’economia circolare e delle politiche sostenibili. Se dovesse ‘suggerire’ alle Istituzioni tre misure da prendere subito e da attivare nel breve cosa chiederebbe?  

Il riciclo riduce la necessità di utilizzare nuovi materiali, il che spesso comporta un elevato consumo di energia e risorse quindi emissioni di CO2. Una misura utile sarebbe la previsione di crediti derivanti dal riciclo che certificano queste riduzioni di emissioni.  A ciò aggiungerei anche la garanzia del rispetto dei criteri ambientali minimi previsti dalla legge negli appalti pubblici e il sostegno alle aziende che dimostrano un impegno reale per la sostenibilità per evitare le pratiche del cosiddetto greenwashing.

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