L’ANALISI

I surgelati alleati nella lotta anti-spreco

Per l’Osservatorio Waste Watcher sono fra i prodotti più virtuosi: corrispondono solo al 2,2% dello spreco alimentare, poco meno di 15 grammi.

di Luca Falasconi

In un’Italia che ogni settimana getta mediamente 667 g di cibo pro capite, con un incremento del 17,9% rispetto al 2024, gli alimenti surgelati rappresentano un’eccezione virtuosa: corrispondono solo al 2,2 % dello spreco settimanale (14,9 g). 

Questo dato, emerso dall’Osservatorio Waste Watcher, conferma che i surgelati sono tra i meno sprecati e tra i più efficaci alleati nella gestione domestica delle scorte. Il segreto risiede in tre caratteristiche intrinseche: lunga conservabilità, porzionabilità e preparazione semplificata. 

Queste qualità li rendono risorse strategiche, in grado di contrastare vari tipi di spreco, che colpiscono invece altri alimenti, dalla muffa agli avanzi inutilizzati. Inoltre, essendo spesso già puliti e pronti, riducono tempi e risorse domestiche, con un evidente vantaggio ambientale ed economico.

Aumentano i consumi 

Secondo una ricerca condotta nel 2024 da AstraRicerche, negli ultimi cinque anni quattro italiani su dieci hanno aumentato in modo significativo il consumo di prodotti surgelati. Tuttavia, questa crescita non ha comportato un incremento dello spreco, che dal 2021 a oggi è rimasto stabile, con valori percentuali di poco superiori al 2% (dal 2,37% del 2021 al 2,23% nel 2024). Un dato particolarmente rilevante se confrontato con l’aumento generale dello spreco alimentare registrato negli ultimi anni, come evidenziato in apertura di questo articolo rispetto all’anno precedente. Questo ci permette di iniziare a cogliere l’efficacia dei surgelati nel contribuire alla riduzione dello spreco alimentare domestico.

Dai ‘custodi del freezer’ ai ‘distratti organizzati’ 

L’indagine ha anche permesso di individuare profili distinti di consumatori: i “Custodi del freezer” (34 %), over 60, dai comportamenti ordinati che sprecano quasi nulla; i “Congelatori cronici” (36 %), tra i 35 e i 54 anni, che accumulano molto e rischiano di sprecare a causa di scarsa programmazione; i “Distratti organizzati” (16,6 %), giovani coppie con gestione meno attenta; e altri gruppi meno numerosi mark-up.it

Le motivazioni all’origine dello spreco non vanno attribuite ai surgelati in sé, ma alla cattiva gestione domestica: il 22% dimentica le scadenze, il 21% conserva male i prodotti, il 20% soffre di freezer sovraffollati e il 16% subisce interruzioni della catena del freddo. Ancor più significativo è il fatto che oltre un terzo degli intervistati (34 %) dichiara di non buttare mai via surgelati, e solo il 14 % ammette di farlo con cadenza trimestrale o più.

Esistono anche differenze geografiche e socioeconomiche: al Nord si spreca il 16% in meno (12,5 g vs media nazionale), mentre le famiglie con figli e i ceti mediobassi dimostrano una maggiore attenzione, con scarti inferiori di circa 7–11 % rispetto alla media. Questi risultati evidenziano come l’uso consapevole dei freezer possa configurarsi come leva educativa e sociale per ridurre gli sprechi.

Efficienza e sostenibilità 

La ricerca mette in luce come una migliore comprensione delle etichette, in particolare del significato di “da consumare preferibilmente entro”, unita all’utilizzo di strumenti smart (come freezer organizzati, app per promemoria delle scadenze e monitoraggio della temperatura), possa trasformare il freezer domestico in un centro efficiente di riserva alimentare. Inoltre, la sicurezza alimentare garantita dalla corretta conservazione a −18 °C blocca la perdita di micronutrienti e riduce rischi di deterioramento. 

Infine, i dati del blindtest realizzato da AstraRicerche per IIAS rivelano che quasi due terzi dei consumatori preferiscono la qualità gustativa, la freschezza percepita e la consistenza dei surgelati rispetto agli equivalenti freschi. Nella top 10 degli alimenti meno sprecati, infatti, figurano proprio i surgelati, con uno spreco inferiore del 37,6 % rispetto alle verdure fresche e del 17,4 % rispetto a frutta e verdura non fresche. 

Alla luce di questi risultati, è evidente che l’efficienza dei surgelati non sia un caso: rappresentano una scelta moderna, sostenibile e antispreco, capace di coniugare praticità, risparmio e rispetto per l’ambiente. Se gestito con consapevolezza – organizzando lo spazio, controllando scadenze, sfruttando il porzionamento e riutilizzando gli avanzi – il freezer domestico può davvero diventare una risorsa strategica nella battaglia al food waste.

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