On Foods, formare all’innovazione alimentare
Il progetto si avvia alla conclusione confermando l’importanza della connessione tra formazione, ricerca e mondo produttivo.
di Caterina Rettore, Valeria Musso, Matteo Masotti, Matteo Vittuari
Il progetto Pnrr OnFoods “Research and Innovation Network on Food Nutrition Sustainability, Safety and Security – Working On Foods” si sta avviando verso la conclusione dei lavori. Nei mesi di novembre e dicembre 2025 all’interno del percorso di mentorship dello Spoke 7 sono stati realizzati gli workshops ‘Ready for the Food Systems Revolution’ e l’Hackathon “HACKonFOODS From Research to Impact: Developing Solutions for the Futures of Food Systems. L’obiettivo degli eventi è stato mettere al centro creatività, multidisciplinarità e innovazione, offrendo a oltre duecento giovani partecipanti un’occasione concreta per confrontarsi sulle sfide più urgenti della sostenibilità e innovazione agroalimentare.

I primi due eventi, i workshop, sono stati articolati in due mezze giornate – 7 (a Bologna) e 18 novembre (a Cesena) – nelle sedi del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna, e hanno coinvolto circa 100 studenti e studentesse dei corsi di laurea magistrale e triennali del Distal. Organizzati nell’ambito dei progetti PNRR OnFoods e Agritech, portando insieme le sfide di tutta la filiera, i partecipanti sono stati invitati a esplorare i risultati della ricerca, lavorare su bisogni reali e sviluppare soluzioni per sistemi alimentari più sostenibili, sani e sicuri. Guidati da ricercatori, nonché dai facilitatori di Almacube, l’incubatore dell’Università di Bologna che ha supportato l’organizzazione e l’implementazione degli eventi, gli studenti e le studentesse hanno sperimentato un percorso basato sul design thinking: prima l’analisi dei bisogni degli utenti e delle potenzialità tecnologiche, poi l’ideazione di proposte e la prototipazione rapida. La sfida lanciata – “Alimentare il cambiamento: innovazione, sicurezza ed educazione per un sistema alimentare sostenibile” – ha spinto i gruppi a ragionare sul caso studio proposto, ovvero la progettazione di prodotti alimentari innovativi, confrontandosi con requisiti di sicurezza, sostenibilità della produzione, profili nutrizionali, accettabilità sensoriale e strategie di comunicazione. Una palestra creativa che ha permesso di applicare in forma concreta conoscenze multidisciplinari maturate durante i percorsi accademici.
A distanza di poche settimane, il 5 dicembre 2025, l’innovazione si è spostata sul terreno dell’Hackathon OnFoods, dedicato a giovani ricercatori e ricercatrici del network nazionale. Decine di partecipanti – tra ricercatori, dottorandi e studenti – hanno lavorato fianco a fianco con due delle imprese partner del progetto – Bolton e De Longhi Group, protagoniste attive nella definizione delle sfide e nella valutazione dei progetti finali. Le aziende hanno contribuito a tradurre i temi della ricerca in problemi concreti, dando vita a tre challenge a forte potenziale applicativo: la valorizzazione delle biomasse animali inutilizzate (“From Waste to Worth”), lo sviluppo di interfacce digitali capaci di supportare il benessere psicofisico (“The Empathic Interface”), e la progettazione di nuovi ingredienti sostenibili per l’alimentazione del futuro (“The Future Ingredient Hub”). La giornata è stata un laboratorio di creatività, dove multidisciplinarità e pensiero critico si sono intrecciati a dati, esigenze di mercato e visioni industriali. Per le imprese, l’Hackathon ha rappresentato una finestra privilegiata sulla ricerca e un’occasione per coltivare nuove collaborazioni con università e centri di ricerca. Per i partecipanti, un’opportunità per misurarsi con il lavoro in team, l’innovazione applicata e la presentazione di soluzioni davanti a una giuria mista.

Guardando alla conclusione del progetto Pnrr OnFoods, prevista per febbraio 2026, queste due iniziative riassumono la vera ambizione del progetto, ovvero la connessione tra formazione, ricerca e mondo produttivo. Mostrano come la transizione verso sistemi alimentari più sostenibili abbia l’esigenza di portare idee innovative direttamente dai più giovani, pronti a sperimentare e mettere in campo risorse fondamentali per il futuro dei sistemi agroalimentari.

