APPLICHIAMOCI

Un Natale zero waste

Come affrontare le festività limitando al massimo gli sprechi.

di Beatrice Ghedini e Giorgio Segrè

Le festività natalizie sono alle porte ed è il momento ideale per iniziare a pensare ai piatti più iconici della cucina italiana. In questi giorni di festa, però, è importante adottare alcuni accorgimenti per evitare lo spreco alimentare. Spesso, infatti, durante il Natale ci lasciamo tentare dall’acquistare più del necessario: dalle numerose offerte promozionali dei supermercati ai pranzi e alle cene organizzati in compagnia di familiari e amici, i motivi non mancano. In aggiunta, la voglia di preparare ricette tradizionali o di sperimentarne di nuove per stupire gli ospiti aumenta ulteriormente il rischio di eccedere con gli acquisti e, di conseguenza, di sprecare cibo. 

Per ridurre questo fenomeno è utile seguire alcune semplici linee guida. Prima di andare a fare la spesa, ad esempio, è consigliabile stilare una lista dettagliata degli alimenti da acquistare, così da evitare acquisti impulsivi ed eccessivi. Pianificare con cura il menù permette inoltre di organizzare meglio tempi, quantità e spazi, ottimizzando la gestione del cibo in ambito domestico. In aggiunta, sarebbe opportuno privilegiare prodotti locali e di stagione, favorendo un consumo sostenibile e consapevole.

I dati dell’Osservatorio Waste Watcher mostrano che il 33% delle famiglie spreca perché teme di non avere cibo a sufficienza in casa, mentre il 31% lo fa a causa delle troppe offerte disponibili: due dinamiche che tendono ad accentuarsi proprio durante le festività. Un valido supporto per aumentare la consapevolezza sul tema è lo Sprecometro, uno strumento analitico che permette ai consumatori di monitorare ciò che ritengono di dover gettare, aiutandoli a ridurre gradualmente la quantità di cibo sprecato. Grazie a questo sistema si può sviluppare una visione più chiara e concreta di una quotidiana economia circolare, imparando a valorizzare meglio le risorse alimentari.

Un ultimo suggerimento riguarda la corretta conservazione degli avanzi, che possono essere riposti in frigorifero, in freezer o in dispensa a seconda della tipologia di alimento. Nei giorni successivi, si possono riutilizzare organizzando una cena a tema con amici o familiari, trasformando ciò che rimane in un’occasione conviviale. Infine, i prodotti integri e non utilizzati possono essere donati a enti caritativi del territorio, un gesto semplice ma capace di scaldare il cuore e aiutare chi vive situazioni di difficoltà.

Ciononostante questi ultimi due comportamenti risultano ancora poco diffusi; sempre grazie all’Osservatorio Waste Watcher si evidenzia che soltanto il 15% delle persone considera importante conservare gli avanzi ed eventualmente cercare ricette per riutilizzarli e il 7% considera importante donare cibo cucinato in eccesso a parenti o vicini.  

I dati mostrano come la sensibilità sul tema sia ancora limitata ma comunque ci possa essere un margine di miglioramento per ridurre lo spreco alimentare e adottare pratiche più sostenibili in futuro.

Articoli recenti

Press Area

Torna su