Collaborazione fra Sprecometro e Slow Food.
Intesa per promuovere uno stile alimentare ‘pulito’ e pratiche ecocompatibili e risparmiose.
di Beatrice Ghedini e Giorgio Segrè
In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità (22 maggio), Sprecometro sceglie di dare voce a chi ogni giorno si impegna per tutelarla: Slow Food. Da oltre trent’anni, Slow Food difende la biodiversità, promuove l’agroecologia e diffonde una cultura del cibo fondata sul gusto, il rispetto e la consapevolezza. Insieme, condividiamo una visione comune: promuovere un’alimentazione sostenibile, stagionale e locale, che valorizzi i sapori del territorio e contribuisca a ridurre lo spreco alimentare.

Oggi, in un mondo sempre più omologato e dominato da agricoltura e allevamento intensivi, proteggere la biodiversità non è più solo un’opzione: è una necessità. Il nostro sistema alimentare ha progressivamente abbandonato la varietà, appiattendo sapori, stagioni e culture, in nome della produttività e del profitto. Ma ognuno di noi può fare la differenza, compiendo scelte alimentari più consapevoli e adottando pratiche quotidiane che rispettano il pianeta e chi lo abita. Anche piccoli gesti, come ridare nuova vita agli scarti o coltivare sul balcone, possono contribuire a ridurre gli sprechi e a riconnetterci con la natura.
Il vermicompostaggio
Una di queste pratiche è il vermicompostaggio: una tecnica semplice e domestica che, grazie ai lombrichi rossi e agli scarti di cucina, permette di produrre un fertilizzante naturale, riducendo i rifiuti e partecipando al ciclo della materia. Oppure la compostiera in giardino, o una piccola buca nel terreno dove seppellire avanzi vegetali per restituire nutrienti alla terra. Sono azioni che chiudono il ciclo della materia, riducono i rifiuti e ci avvicinano alla terra.
Allo stesso modo, l’orto zero waste, che trasforma ciò che resta in cucina in nuove coltivazioni, insegnandoci che ogni gesto ha valore, e che coltivare è anche un atto di cura.
Riscoprire la stagionalità è un altro passo essenziale: scegliere frutta e verdura nel loro tempo naturale vuol dire consumare prodotti più sani, gustosi e con un impatto ambientale minore. Ma la vera sostenibilità non si limita alla provenienza locale, si costruisce lungo tutta la filiera: dal campo alla tavola.
Nel nostro sistema alimentare, che spreca un terzo del cibo prodotto e consuma il 70% dell’acqua dolce, mangiare è anche un atto di responsabilità. Scegliere cibo buono, pulito e giusto significa sostenere chi custodisce la biodiversità, resiste alle monoculture e rigenera la terra.
Perché biodiversità non è solo varietà biologica, ma anche ricchezza culturale, sociale ed economica.
Consigli pratici
Su Sprecometro, grazie al percorso realizzato in collaborazione con Slow Food, potrai esplorare tutti questi temi e scoprire consigli pratici per ridurre gli sprechi, mangiare in modo più consapevole e contribuire concretamente alla tutela dell’ambiente.
Dalla scelta di cibi di stagione e a filiera corta, alle buone pratiche, troverai spunti utili e ispirazione per trasformare ogni gesto quotidiano in un’azione a favore della biodiversità e dell’ambiente.
Scarica l’app Sprecometro e lasciati guidare in questo viaggio .
I contenuti del percorso sono curati da Slow Food, da sempre impegnata nella promozione di un cibo buono, pulito e giusto per tutti.