AGRICOLA TERRA FORTE, NELLA TUSCIA VITERBESE, È L’ESEMPIO VIRTUOSO PER LA CATEGORIA “BIODIVERSITÀ” E L’ACQUA CAMPUS DEL CANALE EMILIANO ROMAGNOLO VINCE NELLA CATEGORIA “ACQUA”.

Ecco quindi i vincitori 2025 dei piccoli “Oscar italiani” per lo sviluppo sostenibile: a cominciare da Agricola Terra Forte, esempio virtuoso di ripristino della biodiversità in 200 ettari a coltura biologica nella Tuscia viterbese, a Blera (un’ora di macchina da Roma). L’azienda biologica che si estende per circa 200 ettari tra seminativi, pascoli, uliveti e bosco vince nella categoria Biodiversità per il sistema virtuoso di buone pratiche agricole che ha ridotto l’impatto ambientale abbracciando in maniera attenta l’agricoltura biologica, attraverso produzioni misurate e di qualità, recuperando la fertilità dei terreni, donando benessere agli animali allevati al pascolo, recuperando e consolidando la biodiversità necessaria per conservare l’equilibrio in ogni ciclo produttivo. Blera fa parte della Tuscia viterbese a solo. Menzione speciale 2025 nella categoria biodiversità per la Cascina Oschiena, inserita nella zona di protezione speciale Risaie Vercellesi, dove il riso si coltiva sin dal XVI secolo sotto la conduzione dei Monaci Benedettini. Oggi l’impegno è voltoa mantenere integre e qualitativamente elevate le proprietà del cereale attraverso un’agricoltura sostenibile nell’ambito dei progetti ambientali europei. Il territorio della Cascina è inserito nella Zona di Protezione Speciale “Risaie Vercellesi” e ha garantito il ripopolamento della Pittima Reale, raro uccello migratore il cui ultimo sito di nidificazione censito in Italia è proprio Cascina Oschiena.

Nella categoria “acqua”, così strategica a conclusione dell’estate 2025 che ha evidenziato l’emergenza climatica in atto, vince il progetto Acqua campus del CER, Canale Emiliano Romagnolo: una struttura attrezzata per la ricerca irrigua di alto livello tramite l’uso di sensori, droni, satelliti e software specializzati che permettano di aumentare il water use efficiency fino al 50 %. Il CER non è solo una delle più importanti opere idrauliche italiane per la sua lunghezza che assicura l’approvvigionamento idrico delle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna, con superficie di 336.000 ettari di cui 158.000 oggi irrigabili con opere di distribuzione canalizzate. Ma soprattutto, con il progetto Acqua Campus, ha predisposto una struttura tecnica espositiva a valenza nazionale, aperta alle visite del pubblico e di operatori, in cui sono collocate le più importanti e innovative attrezzature irrigue per le colture più diffuse in Italia. Dai rotoloni alle ali gocciolanti, dai pivot ai fogger, dalle ali piovane ai mini sprinkler. Sezioni apposite sono dedicate a filtri, capannine meteorologiche e sensori di rilevamento di umidità del terreno, iniettori per la fertirrigazione.

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