Il kit di educazione anti-spreco per le scuole. Classi I, II e III

A cura di M. Boschini, G. Arcella e C. Giordano

Dalla teoria alla pratica!

Finalmente è iniziata la fase di test del kit di educazione e sensibilizzazione contro lo spreco di cibo rivolto agli studenti della scuola primaria.

Questa prima parte del kit è strutturata in tre momenti, per una durata complessiva di circa un’ora e mezza. La prima fase prevede la lettura di una fiaba; è seguita da un momento di confronto con i bambini sulle loro abitudini alimentari; il tutto si conclude con un’attività ludico-didattica.

La fiaba ha lo scopo di introdurre il tema del cibo e dello spreco alimentare. In questa fase, la fiaba è stata apprezzata e compresa in tutte le classi (ad oggi, il test è arrivato a coinvolgere prime, seconde e terze classi). E’ seguita la discussione con i bambini a proposito di quali fossero gli alimenti più amati (da veri bolognesi, il primo premio è andato alle lasagne, anche se non sono mancate risposte sorprendenti come “sushi e verdura”); quali gli alimenti più odiati (come prevedibile, la maglia nera è detenuta dalle verdure ed in particolare dall’odiatissimo broccolo) e quale destino seguisse in casa il cibo avanzato dai piatti e non consumato. A proposito di quest’ultima domanda, si è riscontrata molta confusione a proposito di “umido” e “organico”, trattate spesso come risposte differenti, mentre molto frequente è stata la risposta “lo diamo al papà”, talvolta sostituito da nonni, altri parenti e/o animali domestici. Il papà vince il primato di consumatore primo e indiscusso degli avanzi anche nei giorni successivi.

Aldilà delle risposte divertenti e sincere, è subito emerso che i bambini sono consapevoli del fatto che gettare via il cibo sia qualcosa di non apprezzato dai genitori, disposti a trovare qualsiasi soluzione pur di sottrarre gli avanzi al bidone della spazzatura.

L’ultima domanda aveva lo scopo di conoscere il grado di consapevolezza dei bambini circa il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti. Nella maggior parte dei casi, gli alunni hanno dimostrato di conoscere l’argomento, rispondendo che i rifiuti alimentari domestici erano destinati al bidone dell’organico (a parte in un paio di casi in cui è stata indicata la defenestrazione come principale sistema di smaltimento).

Infine, è stata testata l’attività ludico-didattica incentrata sulla corretta conservazione del cibo, che costituisce il principale sistema di prevenzione dello spreco alimentare domestico. Agli alunni sono stati consegnati un foglio raffigurante diversi alimenti, e un secondo foglio con le sagome di un frigo e di altri mobili deputati alla conservazione del cibo. Il gioco consiste nel colorare a piacere i mobili e gli alimenti, per poi ritagliare questi ultimi e incollarli nel mobile che si ritiene essere il più opportuno per la loro conservazione. Dai risultati è emerso che, a parte alcune correzioni necessarie a permettere lo svolgimento del compito nei tempi previsti, l’attività è stata apprezzata ed è utile a imparare che il formaggio non si conserva nella dispensa!

Sino a maggio 2017 si testeranno nuove attività del kit con classi diverse. Il kit sarà disponibile in download gratuito, munito di istruzioni per docenti ed educatori, a partire da settembre 2017.

Il test è stato eseguito in una scuola di Bologna che ha gentilmente offerto la propria disponibilità. Lo svolgimento è stato possibile grazie al supporto delle operatrici della Biblioteca “Casa di Khaoula”, Lucia Fantazzini e Rosetta Randisi, che ringraziamo per il valido e prezioso aiuto. La fiaba è stata ideata e scritta da Giorgia Arcella, che si occupa anche delle illustrazioni e dell’ideazione genarale del kit.

 

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