Resilienza #SPRECOZERO

Cari amici,

in queste settimane di quarantena forzata il cibo sarà ancora più al centro delle nostre vite e della nostra quotidianità. Possiamo approfittarne per coltivare piccole grandi abitudini che ci torneranno utili quando ritroveremo la nostra “normalità”.

 

Il metodo spreco zero, di Andrea Segrè Rizzoli BUR 


 

 

Un diario settimanale per imparare a prevenire gli sprechi, restituire valore al cibo e generare sostenibilità nelle nostre vite. L’esperienza del docente e agroeconomista Andrea Segrè, sedimentata nel tempo attraverso la campagna di sensibilizzazione Spreco Zero di Last Minute Market, testimonia che in pochi passaggi si puo’ imparare a fare la spesa in modo intelligente e mirato, senza rincorrere facili e ingannevoli promesse del marketing; possiamo conoscere meglio il frigorifero di casa, organizzandolo per la conservazione dei cibi e imparare a leggere le scadenze riportate sulle confezioni. Possiamo usare gli imballaggi in modo utile, ma anche dotarci di un orto in casa, e soprattutto prevenire gli sprechi e reinserire gli avanzi in una nuova vita attraverso sfiziose ricette. Insomma, tutti possiamo aprire le porte di casa all’economia circolare.

Waste Notes. Un Diario per amico  

 

Nell’ambito della campagna Spreco Zero e del progetto Reduce, è nata l’idea di Waste Notes, un Diario per amico, il quaderno di buone pratiche che in occasione di questo lungo periodo di residenza e resilienza domestica sarà per tutti liberamente scaricabile a questo link 


Waste Notes nasce dall’esigenza di un coinvolgimento più stretto dei cittadini nel rapporto quotidiano col cibo: è un agile manuale di economia domestica e punta a promuovere buone pratiche di educazione alimentare in famiglia. Si acquista troppo? Si conserva male? Parliamone e anzi scriviamolo, annotiamolo. Ma non parliamo soltanto: cerchiamo di lavorare intorno ai comportamenti e alle buone pratiche che aiutano a prevenire e ridurre lo spreco. Cercando di prevedere sistematicamente una lista della spesa per evitare lo shopping inconsulto, o di annotare le ricette che ci permetteranno di riutilizzare gli avanzi del pasto precedente. A tradirci, spesso, è la nostra stessa percezione: tendiamo a sottostimare la quantità di cibo che ci capita di gettare, talvolta distrattamente. Lo hanno dimostrato i pilote test dei Diari di Famiglia, un monitoraggio sullo spreco alimentare domestico realizzato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna per il Ministero dell’Ambiente: l’annotazione scrupolosa del cibo buttato in famiglia e verificata attraverso il controllo rigoroso della pattumiera di casa, attesta che sprechiamo fino al 50% in più di quanto riteniamo di buttare. Waste Notes nasce come versione domestica e quotidiana di quei Diari, con spazi per consigli e appunti legati al cibo e alla sua gestione domestica.

 

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