A sei anni dalla fine del raggiungimento del target 12.3 dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 12 (Consumo e produzione responsabili), c’è un urgente bisogno di accelerare l’azione per ridurre le perdite e gli sprechi alimentari. Le perdite e gli sprechi alimentari compromettono la sostenibilità dei nostri sistemi alimentari. Quando il cibo viene perso o sprecato, tutte le risorse utilizzate per produrlo – tra cui acqua, terra, energia, lavoro e capitale – vanno sprecate. Inoltre, lo smaltimento delle perdite e dei rifiuti alimentari nelle discariche comporta emissioni di gas serra, contribuendo al cambiamento climatico. Mentre si stima che 735 milioni di persone soffrano la fame a livello globale, le perdite e gli sprechi alimentari generano dall’8 al 10% dei gas serra e rappresentano un punto caldo del metano. Si stima inoltre che una tonnellata di gas metano equivalga a 28-36 tonnellate di anidride carbonica, considerando il suo impatto su un arco di 100 anni. La perdita e lo spreco alimentare possono anche avere un impatto negativo sulla sicurezza e sulla disponibilità alimentare e contribuire ad aumentare il costo del cibo. I nostri sistemi alimentari non possono essere resilienti se non sono sostenibili, di qui la necessità di concentrarsi sull’adozione di approcci integrati volti a ridurre le perdite e gli sprechi alimentari. Sono necessarie azioni a livello globale e locale per massimizzare l’uso del cibo che produciamo. L’introduzione di tecnologie, soluzioni innovative (comprese piattaforme di e-commerce per il marketing, sistemi mobili retrattili di lavorazione degli alimenti), nuovi modi di lavorare e buone pratiche per gestire la qualità degli alimenti e ridurre le perdite e gli sprechi alimentari sono fondamentali per attuare questo cambiamento trasformativo.
