GELO PROFONDO, E PIANETA TORRIDO: LA TERRA VERSO IL CLIMA ESTREMO. L’EMERGENZA CLIMATICA RESTA AL CENTRO DELLE TEMATICHE AMBIENTALI.

È un thriller distopico che ci fa viaggiare nel mondo, proprio nelle settimane in cui la questione climatica torna prepotentemente in primo piano. Un plot mozzafiato, sospeso fra immaginario e plausibile. Perché la tecnologia che “gioca” con le emissioni CO2 può salvare la terra dalle temperature torride, ma può anche ibernarla. Questo il presupposto di Gelo profondo. La nuova era glaciale(Minerva), il climate thriller di Andrea Segrè uscito due mesi fa, in concomitanza con la Giornata mondiale della Meteorologia. A ridosso della Giornata mondiale dell’Ambiente, il tema resta saldamente di riferimento alla luce dei dati offerti dal nuovo Aggiornamento Climatico Globale Annuale-Decennale (2025-2029) dell’OMM, che prevede per le temperature globali nuovi livelli record – o prossimi al record – nei prossimi cinque anni, con l’aumento dei rischi climatici e del loro impatto su società, economie e sviluppo sostenibile. Il rapporto prevede che la temperatura media globale superficiale media annua per ogni anno tra il 2025 e il 2029 sarà compresa tra 1,2 °C e 1,9 °C superiore alla media degli anni 1850-1900. C’è una probabilità dell’80% che almeno un anno tra il 2025 e il 2029 sia più caldo dell’anno più caldo mai registrato (attualmente il 2024). E c’è una probabilità dell’86% che almeno un anno sia superiore di oltre 1,5 °C rispetto al livello preindustriale. Il rapporto non fornisce previsioni globali per i singoli anni, ma prevede il 70% di probabilità che il riscaldamento medio quinquennale per il periodo 2025-2029 superi 1,5 °C. Questa percentuale è in aumento rispetto al 47% del rapporto dello scorso anno (per il periodo 2024-2028) e al 32% del rapporto del 2023 per il periodo 2023-2027. Ogni frazione di grado di riscaldamento aggiuntivo provoca ondate di calore più dannose, precipitazioni estreme, siccità intense, scioglimento delle calotte glaciali, dei ghiacciai e del ghiaccio marino, riscaldamento degli oceani e innalzamento del livello del mare.  Nel frattempo, il Mare Artico si sta riscaldando a un ritmo oltre tre volte superiore alla media globale, con anomalie previste di +2,4 °C durante gli inverni tra il 2025 e il 2029:  le regioni artiche sono particolarmente vulnerabili, con conseguenze sulla fusione dei ghiacci e l’innalzamento del livello del mare. E si prevede un incremento di eventi meteorologici estremi, come ondate di calore, siccità, alluvioni e incendi boschivi. L’aumento delle temperature comporta rischi significativi per la sicurezza alimentare, con potenziali riduzioni dei raccolti.

Dopo l’insidia della “bomba calorica”, tema del romanzo d’esordio di Andrea Segrè, il plot mozzafiato di Gelo profondo. La nuova era glaciale resta di estrema attualità, in riferimento a tutte le tecnologie oggi sul tappeto per salvare la Terra dalle temperature torride. Se utilizzate su vasta scala da una multinazionale del crimine certamente le conseguenze possono essere deflagranti: ecco le nuove tappe di presentazione del libro: Le prossime presentazioni di Gelo profondo: 11 giugno a Bologna “Afrodita in giardino” ore 19: 30 a Zu.Art giardino delle arti, vicolo Malgrado 3/2 con Francesco Cardile; 14 giugno ore 17.30 al Bosco Verticale di Cento (Fe); 19 giugno ore 17.30 Capannori (Lu); 30 giugno ore 21 a San Giorgio di Piano (Bo).

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