Andrea Segrè, direttore scientifico Waste Watcher: «parteciperò per sottolineare che la lotta allo spreco è una questione anche politica, sociale, ambientale ed economica: parte dalle case di ciascuno di noi. Porterò all’attenzione della platea internazionale gli strumenti concreti sviluppati dalla campagna Spreco Zero, a cominciare da Sprecometro, oggi a quota 80mila pasti di cui si è prevenuto lo spreco. Una tecnologia esportabile in altri Paesi.
Nel suo messaggio per l’80° anniversario dalla fondazione che ricorre proprio domani, giovedì 16 ottobre la FAO richiama i Paesi membri a un’azione congiunta per un sistema alimentare più giusto, resiliente e sostenibile. La celebrazione degli 80 anni della FAO registra la partecipazione di Papa Leone XIV e del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. E nell’occasione si inaugura anche il nuovo Museo e Network dell’Alimentazione e dell’Agricoltura (FAO MuNe), situato nei pressi del Circo Massimo e del Colosseo, all’interno della sede della FAO, uno spazio dedicato al dialogo interculturale e all’innovazione. Il museo racconta gli 80 anni di attività della FAO, invitando il pubblico a esplorare le sfide e le opportunità dei sistemi agroalimentari di oggi e di domani. Ridurre lo spreco alimentare significa dare pieno valore al cibo, riconoscendolo non solo come bene economico ma come bene comune, strumento di giustizia e coesione sociale.
I piccoli gesti quotidiani sono determinanti per trasformare la promessa dell’Agenda 2030 in realtà: «in Italia, concretamente – ricorda Andrea Segrè, direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher International – cogliere l’obiettivo 12.3 significa arrivare nel 2030 a uno spreco settimanale medio pari a 369,7 grammi pro capite. Mancano quindi 186 grammi, per arrivare al 2030 perfettamente “in linea”, sulla base dell’ultimo Rapporto dell’Osservatorio Waste Watcher International. E abbiamo 5 anni, fino al 2030, per raggiungere questo risultato. MaL’Italia si distingue oggi anche per le sue innovazioni nel campo dell’educazione e della misurazione dello spreco: Sprecometro, l’app ideata da Last Minute Market e Università di Bologna per la campagna Spreco Zero, consente ai cittadini di monitorare e ridurre concretamente lo spreco domestico, traducendo i grammi di cibo gettati in impatti economici, idrici e climatici. L’app, che oggi conta oltre 21.000 utenti attivi, ha già permesso di evitare l’equivalente di 80.000 pasti sprecati, diventando un modello replicabile anche in altri Paesi. In occasione dell’evento ufficiale FAO, mercoledì a Roma, ricorderò che l’Italia, con la sua rete di istituzioni, imprese, università e cittadini attivi, può e deve giocare un ruolo guida in questa transizione, puntando su educazione, prevenzione e innovazione sociale».